ARTISTA SIGUR ROS

9 ottobre 2014 - ore 21:00
Focus on: SIGUR RÓS
Interviene Francesco Pacifico (IL, magazine del Sole 24 Ore)

@Cineporto di Bari
In streaming nei Cineporti di Lecce e Foggia
INGRESSO GRATUITO

La più originale band islandese raccontata attraverso i suoi album ed i suoi video evocativi. Un percorso fra suoni provenienti dallo spazio e immagini di eccezionale impatto emotivo.

 

“La musica dei Sigur Ròs sembra una diretta emanazione della forza della natura islandese”
Luca Romano

Ágætis Byrjun è un’opera ‘totale, di forte coerenza interna, dettata soprattutto da elementi fortemente contrastanti”
Raffaele Minella

“L’itinerario visivo dei Sigur Rós segue il processo di crescita umano, dall’infanzia alla preadolescenza, per arrivare all’ingresso nel mondo adulto”
Carlotta Susca

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VIDEO VIDEO


APPROFONDIMENTI

Un corpo, per liberarsi da tutto, si espande, si dilata, si estende, si ritrae e alla fine esplode.

Dal 1997, data di pubblicazione del primo album, a oggi i Sigur Rós hanno strutturato le loro composizioni sulla dilatazione dei tempi, degli spazi, della musica stessa. Parallelamente è avvenuto qualcosa di simile anche nei loro video. Le loro musiche, lontane concettualmente dal modello di canzone classico, hanno espanso i tempi allungando le note e i silenzi, ritraendo un movimento intimista interamente dedito alla ricerca, alla rabbia, all’esistenza stessa. Continua...
I tipi di Smekkleysa/Bad Taste avevano visto giusto già nel 1997, pubblicando in Islanda Von ('Speranza'), album d’esordio di quella che la critica specializzata internazionale, qualche anno dopo, consacrerà come «l’ultima grande band del XX secolo». Quell’album, infatti, poi uscito in versione remix con il titolo Von brigði (Recycle bin), sarà seguito dalla pubblicazione, il 12 giugno 1999, del capolavoro dei Sigur Rós: Ágætis byrjun ('Un buon inizio'). La formazione in trio di Von è, nel frattempo, diventata un quartetto con l’ingresso del tastierista e polistrumentista Kjartan Sveinsson (nella band fino al 2013), unitosi al cantante e chitarrista Jónsi Birgisson, al bassista Georg Hólm e al batterista Ágúst Ævar Gunnarsson, che, subito dopo le registrazioni dell’album, per dedicarsi alla carriera di grafico, lascerà il posto ad Orri Páll Dýrason.
Registrazioni iniziate nell’agosto 1998 e frettolose, per un’uscita dell’album prevista l’ottobre dello stesso anno, non portano a risultati soddisfacenti per la band, decisa a che il disco sia «so much better» del precedente. Si dovrà, così, attendere quasi un anno, affinché il lavoro sia finito e convinca la band a definirlo «abbastanza buono» Continua...
Riconoscibilissimo nella prima parte, l’itinerario visivo dei Sigur Rós segue il processo di crescita umano, dall’infanzia alla preadolescenza, per arrivare all’ingresso nel mondo adulto. Sin dai primi video (2000-2008) si era creata una felice sovrapposizione e identificazione fra la giovane età dei musicisti e la natura geologica della loro isola di provenienza, l’Islanda, una delle terre di più recente formazione del pianeta; nei ritmi distesi dei primi album, questo ci raccontavano i video: il momento che precede il passaggio, l’innocenza di un periodo che prelude al salto dalla rupe, nel vuoto. Continua...